mercoledì 6 agosto 2014

NON VOGLIO (Margherita Guidacci)



Tutti i vostri strumenti hanno nomi bizzarri
e difficili, ma io vedo chiaro
e so che in fondo sono solamente
metri e gessetti con cui misurate
e segnate - segnate e misurate
senza stancarvi.
Sfilate spilli di tra le labbra, come una sarta:
me li appuntate sull'anima
e dite: "Qui faremo un bell'orlo.
Dopo starai tanto meglio."
Io non voglio che mi tagliate un pezzo d'anima!
Se ne ho troppa per entrare nel vostro mondo,
ebbene, non voglio entrarci.
Sono un poeta: una farfalla, un essere
delicato, con le ali.
Se le strappate, mi torcerò sulla terra,
ma non per questo potrò diventare
una lieta e disciplinata formica.


- Margherita Guidacci

2 commenti:

  1. Bel testo, scritto senz'altro da una poetessa (o poeta) dotata di grande sensibilità. Non la conosco e ti sono grata per averla proposta. Versi che denunciano la presunzione e l'arroganza dell'uomo, mi indigna pensare a ciò che facciamo agli animali in genere, alla sofferenza che procuriamo loro.
    La farfalla è una delle cose più belle della natura, mi scopro spesso ad osservarla, a seguirne la "danza", a vederla mimetizzarsi nel verde. Come si può farle del male?
    Grazie, Giovanna.
    Piera

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    Risposte
    1. Grazie Piera. Sì, la poesia è come una delicata farfalla che bisogna lasciar volare libera nell'aere. Guai ad ostacolarla! Bella poesia, vero?
      Gio

      Elimina

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