mercoledì 27 gennaio 2021

DOPO L'ORRORE

 


Dopo l’orrore

prima ci fu un silenzio

di pietra

poi  lo strazio

e la domanda

se fosse stato davvero possibile

tanto crimine da parte di esseri umani

su altri esseri umani

Infine

come bucanevi

dal gelo

riapparvero lentamente le parole

e parlarono

e scrissero

così ora noi sappiamo

quanto incredibilmente nefando

e inumano

e banale

possa essere

il male

 

Per estirparlo

servirebbe un esorcista

speciale


 - Giovanna Giordani -

domenica 24 gennaio 2021

GENNAIO

 



Gennaio allunga il passo

vestito d’un bianco soffice mantello

va incontro al sole e ride

scrollandosi  i ghiaccioli dalle spalle

finché giunge felice sulle cime

delle bianche montagne

e guarda in basso

rabbrividendo

alla vista dei fumi

 usciti dai camini

delle case infreddolite


- Giovanna Giordani -

martedì 12 gennaio 2021

Dalla bellissima silloge "NON FA RUMORE IL PIANTO D'UN BAMBINO" di LAURA VARGIU


NON FA RUMORE IL PIANTO D'UN BAMBINO

Al dramma dimenticato dello Yemen e del suo popolo 


Non fa rumore il pianto d’un bambino 

che sanguina fra mille sparute stelle

né di una madre il grido di dolore

che pur ferisce l’infinita notte d’una terra

dov’è tramontata ormai l’alba 

e il vuoto nome di Dio riempie

i crateri affamati delle bombe 


Soltanto voci e gemiti sommessi

attraverso i radi annoiati spiragli 

dei nostri notiziari stanchi

s’ammucchiano a manciate 

nel silenzio dell’indifferenza

mentre si sgretola l’antica terra di Saba

lungo le piste obliate del sogno


E così pure le sue fragili torri color ocra

e i profumi arcani d’incenso e spezie

sotto l’aguzzina pioggia di fuoco

con cui unte di petrolio e sangue

nuove mani di predoni spengono la vita 

a chi mendica la speranza – o l’illusione – 

di un raggio tiepido di sole 


Anche la luce mutilata della luna

in questo martirio d’ombre s’oscura

come per dar anestetizzata requie

alla sorda coscienza del mondo 

che distrattamente si risveglia ogni mattino

senza che nel cuore faccia più rumore

nemmeno il pianto d‘un bambino.

 


SIAMO TUTTI MIGRANTI


Siamo tutti migranti 

da millenni erranti, 

vagabondi d’anima e cuore

eterni profughi tra giri di parole

inseguiamo sogni, speranze, illusioni 

le fragili stagioni dei nostri amori


 Siamo tutti migranti

 antiche e nuove diaspore danzanti,

 più degli uccelli spieghiamo le ali

 più delle nuvole sorvoliamo terre e mari

 per trovar vergine inizio altrove

 pur se radici forti s’intrecciano alle rose 


Siamo tutti migranti

impazienti e stanchi, 

in cerca di qualcosa o di qualcuno

 mortalmente affamati di futuro

 mentre l’oggi si consuma inerme 

e solo il passato ci appartiene veramente 


È forse l’atavica memoria a muover i nostri passi 

ad accomunarci dalla solitudine riarsi

quando fuggiamo da perenni inverni

 attraversando pregiudizi, muri e deserti,

 nessuna frontiera tra noi e gli altri

 perché in fondo siamo tutti migranti


- Laura Vargiu



lunedì 4 gennaio 2021

AGITU: ERI AFRICA E SOLE

 TUTTO IL TRENTINO ALTO ADIGE TI PIANGE, AGITU, E NON SOLO.

Lucia Coppola ha trovato le parole che cercano di esprimere il grande dolore che tutti noi proviamo per la tua morte "brutale". 




La valle si tinge di viola nella sera che incombe.

Il suo respiro di nebbia e di nuvole basse si mescola al tuo.

Affannato, impaurito e poi sempre più lieve.

E diventi di neve.

Il  tuo cuore di ghiaccio.

Più non pulsa l'amore nel tuo corpo leggero e potente, 

sono ferme le mani sapienti.

Sono spenti i colori.

Ed è sera.

E silenzio.

Resta solo un sorriso sospeso sul tuo volto di cera.

Una lacrima che ha chiesto pietà e compassione.

Eri Africa e sole. Coraggio e cultura.

E lavoro e fatica.

Eri gioia e bellezza. Energia.

Saggezza antica. Riscatto.

Donna libera.

Ora tace la valle ammantata di neve.

Piange il cielo.

Si chiudono i monti.

Resta un volo di falco che plana.

Il gorgoglio di una fonte.

La purezza del tuo sogno interrotto.

Il brutale distacco.

E tristezza.

Una vita rubata, spezzata.

La tua, dolce Agitu.

Ma sul pianto del mondo 

ora aleggia il tuo spirito indomito,

la tua anima sottile ora e sempre è natura.

Compassione. Coraggio. Sorriso.

Ora è terra che dorme e riposa

custodendo i suoi frutti.

Ora è alito caldo di capre felici.

Tu rimani.

Regina per sempre nella valle e del cielo d'inverno.

Nel rimpianto di un giorno che non trova la luce.

A noi il pianto e il ricordo.

A noi tutti il tuo sogno di pace.


- Lucia Coppola -



sabato 2 gennaio 2021

NEL NUOVO ANNO

 




E’ iniziato il nuovo anno

portando con sé la neve

che scende dolcemente

 copiosa

su ogni cosa

 

Sotto il suo manto

 silente

pullula resiliente

la speranza


- Giovanna Giordani

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