...
<E tu cosa gli hai detto?> domandò Pilato...
<Tra le altre cose che gli ho detto> raccontò l'arrestato <che qualsiasi potere rappresenta una violenza sugli uomini, e che arriverà un giorno in cui non esisterà più né il potere dei Cesari, né qualsiasi altra forma di potere. L'uomo entrerà nel regno della verità e della giustizia, dove non sarà più necessario alcun potere>
<Poi?>
<Poi basta>, disse l'arrestato <a quel punto fecero irruzione degli uomini, mi legarono e mi portarono in prigione>.
(da Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov)
Dopo Auschwitz non c'è teologia:
dai camini del Vaticano si leva fumo bianco,
segno che i cardinali hanno eletto il papa.
Dalle fornaci di Auschwitz si leva fumo nero,
segno che gli Dei non hanno ancora deciso di eleggere
il popolo eletto.
Dopo Auschwitz non c'è teologia:
le cifre sugli avambracci dei prigionieri dello sterminio
sono i numeri telefonici di Dio
da cui non c'è risposta
e ora, a uno a uno non sono più collegati.
Dopo Auschwitz c'è una nuova teologia:
gli ebrei morti nella Shoah
somigliano adesso al loro Dio
che non ha immagine corporea né corpo.
Essi non hanno immagine corporea né corpo.
- Yehuda Amichai -
≪Credevano, gli uomini, che la cosa più sacra e più importante non fosse quella mattinata di primavera, non fosse quella bellezza del mondo, concessa per il bene di tutte le creature, giacché era una bellezza che disponeva alla pace, all’accordo, all’amore: ma fosse, la cosa più sacra e più importante, ciò che essi stessi avevano escogitato per poter dominare gli uni sugli altri.≫(Leone Tolstoj)
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Terribile leggere questi versi, che appaiono così duri e così veri. Eppure, dietro le parole c'è tutta l'amarezza e l'angoscia di un intero popolo.
RispondiEliminaSono appena rientrata da un incontro che si è tenuto al Centro Servizi Culturali della mia città, luogo di incontri "veri", sempre straordinariamente accogliente. Ero lì perché si parlava proprio dello sterminio degli ebrei che vivevano nel ghetto di Varsavia, ho ascoltato un canto tanto bello quanto struggente, lo interpretava, sullo schermo, Moni Avadia, ho visto delle immagini che mi hanno sconvolto, fatto male, ho ascoltato dei bellissimi brani letti da due bravi lettori, ma sono tornata a casa con una incredibile tristezza addosso. Tutti gli anni così, e ogni volta mi chiedo dove è finita la nostra umanità, considerando ancora una volta le atrocità che continuano ad essere commesse quasi quotidianamente.
Grazie, Giovanna, anche per avermi dato l'opportunità per questa riflessione.
Piera
Grazie per aver letto, carissima Piera. E' davvero incredibile a quali livelli possa giungere la crudeltà umana. E le atrocità non hanno riguardato solo il popolo ebreo, come si sa (consigliabile, fra i tanti film a tema, la visione de La masseria delle allodole). E gli orrori continuano purtroppo. Penso che ci vorrebbe un giorno della memoria per tutte le persone vittime delle atrocità compiute dai loro simili, in divisa militare o meno.
EliminaLa scienza dice che nello spazio potrebbero esserci altri pianeti come la Terra, ebbene speriamo proprio che i loro abitanti siano di gran lunga migliori di questi.
Grazie ancora Piera, un caro saluto
Giovanna
Grazie Giovanna.
RispondiEliminaGraziella
Un abbraccio, Graziella!
EliminaGio