Non ascolto il tremore del cuore
mentre mi allontano
su un battello malconcio
Non voglio pensare
che sia un lugubre incanto
questo che odo
di sirene lontane
E se non approderà
a un paradiso
questa fragile nave
vi lascio le grida
del mio povero canto
disperso
fra le onde ignare
fra le onde ignare
del mare
- Giovanna Giordani -
Poesia segnalata fra le "poesie del cuore" al concorso "Poesia e Solidarietà" in Trieste, 31 agosto 2019
Poesia segnalata fra le "poesie del cuore" al concorso "Poesia e Solidarietà" in Trieste, 31 agosto 2019
Cara Giovanna, dovrei scrivere qui le stesse parole che ho riportato per la bella poesia di Piero Colonna Romano. Provo la stessa emozione e, nello stesso tempo, la stessa rabbia per ciò che è successo in questi giorni e nel passato sin troppe volte. Che cosa deve succedere ancora perché questa inimmaginabile sofferenza non si ripeta anche nel futuro?
RispondiEliminaGrazie per questi versi così belli e sentiti.
Piera
Grazie infinite per questa tua condivisione Piera!! Sì, l'ingiustizia continua ad imperversare sull'umanità. E i capi di Stato invece che pensare a far vivere bene i propri cittadini pensano a riempire per bene i propri forzieri provocando nella maggior parte di certe popolazioni fame, ignoranza, indigenza, malattie e inevitabile emigrazione. Credo che la bontà di una politica di uno Stato si possa misurare sulla qualità di vita che riesce a offrire ai propri abitanti.
RispondiEliminaIl resto, purtroppo, è cronaca.
Ti ringrazio ancora per essere stata fra i primi firmatari della mia petizione contro le guerre, altra enorme eterna piaga dell'umanità.
Complimenti Piera! Un abbraccio grande
Giovanna
Bellissima poesia cara Giovanna.
RispondiEliminaGrazie per la tua sensibilità.
Molto piaciuta a nche quella di Piero.
Ciao
Graziella
Sì, Graziella, anche uno scritto è un modo per condividere le immani tragedie di questi popoli. Viviamo in un mondo tutto da ristrutturare in ogni sua parte... Grazie carissima. Ti abbraccio
RispondiEliminaGiovanna