teresino piantina
rara
delicata
(...)
teresino minuscolino questa
notte ti è cresciuta un'ombra ti è spun
tato un pensiero
teresino filo di voce vocina
piumina malata che dice
che vuole chiudere gli occhi dormire
piumina che si è stancata piu
mina che si è po sa ta
(...)
camminavi avevi
il tuo pallone sotto il braccio
le briciole cadevano dal tavolo le
formiche guardavano in
su dicevano "la neve"
la morte era buianera
arrivava di sera
nel bosco nel cuore del cuore del bosco
gli occhi dei lupi ti sbranavano poverino
(...)
eravamo bianchi leggeri
nevicavamo teresino
(...)
teresino che era una stella
due stelle
(...)
da dietro le tende arrivavano gli
assassini erano lon
tani ma erano vicini
ci inseguivano le
ombre sui muri
dove aiuto sono i
luoghi le case
(...)
non andavi via per sempre la fine
non era ancora finita
durava tanto la vita
(...)
Ma poi la guerra guardavi i
voli delle bombe
girotondo girotondo cascava il mondo
teresino cascava la terra, il tuo babbo, teresino
le voci zitte dei morti
i morti vogliono essere ricordati leggere
il giornale mangiare i gelati
anche le case cadono per terra armiamoci teresino
partiamo io e te
faremo a pugni vendicheremo tutti
cammina cammina ma il cavallo di legno non cammina
teresino che avevi il magone
una faccina...
(...)
(Si era sognata che teresino
si don do la va su un piede
come un bambino)
- Vivian Lamarque -
da Poesie 1927-2002
Uno stile originale, un modo interessante e tenero per dire dell'innocenza oltraggiata.
RispondiEliminaGrazie per averla proposta
franca
Sì, la Lamarque riesce a dire cose profonde e "forti" con uno stile leggerissimo, particolare. Ti ringrazio Franca, un caro saluto
EliminaGiovanna