martedì 12 gennaio 2021

Dalla bellissima silloge "NON FA RUMORE IL PIANTO D'UN BAMBINO" di LAURA VARGIU


NON FA RUMORE IL PIANTO D'UN BAMBINO

Al dramma dimenticato dello Yemen e del suo popolo 


Non fa rumore il pianto d’un bambino 

che sanguina fra mille sparute stelle

né di una madre il grido di dolore

che pur ferisce l’infinita notte d’una terra

dov’è tramontata ormai l’alba 

e il vuoto nome di Dio riempie

i crateri affamati delle bombe 


Soltanto voci e gemiti sommessi

attraverso i radi annoiati spiragli 

dei nostri notiziari stanchi

s’ammucchiano a manciate 

nel silenzio dell’indifferenza

mentre si sgretola l’antica terra di Saba

lungo le piste obliate del sogno


E così pure le sue fragili torri color ocra

e i profumi arcani d’incenso e spezie

sotto l’aguzzina pioggia di fuoco

con cui unte di petrolio e sangue

nuove mani di predoni spengono la vita 

a chi mendica la speranza – o l’illusione – 

di un raggio tiepido di sole 


Anche la luce mutilata della luna

in questo martirio d’ombre s’oscura

come per dar anestetizzata requie

alla sorda coscienza del mondo 

che distrattamente si risveglia ogni mattino

senza che nel cuore faccia più rumore

nemmeno il pianto d‘un bambino.

 


SIAMO TUTTI MIGRANTI


Siamo tutti migranti 

da millenni erranti, 

vagabondi d’anima e cuore

eterni profughi tra giri di parole

inseguiamo sogni, speranze, illusioni 

le fragili stagioni dei nostri amori


 Siamo tutti migranti

 antiche e nuove diaspore danzanti,

 più degli uccelli spieghiamo le ali

 più delle nuvole sorvoliamo terre e mari

 per trovar vergine inizio altrove

 pur se radici forti s’intrecciano alle rose 


Siamo tutti migranti

impazienti e stanchi, 

in cerca di qualcosa o di qualcuno

 mortalmente affamati di futuro

 mentre l’oggi si consuma inerme 

e solo il passato ci appartiene veramente 


È forse l’atavica memoria a muover i nostri passi 

ad accomunarci dalla solitudine riarsi

quando fuggiamo da perenni inverni

 attraversando pregiudizi, muri e deserti,

 nessuna frontiera tra noi e gli altri

 perché in fondo siamo tutti migranti


- Laura Vargiu



2 commenti:

  1. Bellissimi, Giovanna, i testi che hai scelto. Quanta sensibilità e profondità d'animo in Laura, sempre brava!
    Un carissimo saluto.
    Piera

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bentrovata, Piera! Sì, davvero encomiabile questa sua sensibilità verso chi deve subire le atrocità dei più "forti".
      Un abbraccio, ciao
      Gio

      Elimina

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