mercoledì 9 novembre 2022

LA SORPRESA


 

“…Due nemici ho io a questo mondo,

due gemelli - indissolubilmente fusi:
la fame degli affamati - e la sazietà dei sazi
.”

(Marina Ivanovna Cvetaeva)

 

La mattina, generalmente, affronto la giornata con ottimismo. Così questa mattina, mentre esco sul poggiolo per respirare una boccata d’aria fresca,  scorgo qualcosa di “grigioscuro”  sulle piastrelle pulite. Guardo in alto dove, sotto il tetto, c’è un nuovo nido. Un temuto presentimento mi assale, ma “devo vedere” e punto lo sguardo trovando purtroppo conferma ai miei sospetti: è un piccolo uccellino i cui primi tentativi di volo non sono andati a buon fine, complice probabilmente il temporale dei giorni scorsi. Ahimè! È inevitabile quindi che mi scenda dentro un velo di tristezza. Ma mi devo convincere che così è la vita…

Mentre poi sto innaffiando le mie tenere piantine mi sento chiamare dalla strada ciao signora ed ecco sopraggiungere l’africano che viene a offrirci la merce che porta in giro in pesanti borsoni. Questa volta noto che, oltre al borsone malandato, ha in mano una bella borsa di paglia dai colori sgargianti che mettono allegria. Appena gli apro la porta mi allunga il braccio porgendomi la borsa dicendo: è regalo per te, perché mi hai aiutato. E’ borsa per andare in spiaggia.

  • Grazie – gli dico, quasi incredula. E’ la prima volta che questi stranieri, ai quali compero qualche loro mercanzia, ringraziano in modo così tangibile! Una piccola gioia mi scende nel cuore.

Si chiama Derik. A casa nostra è venuto poche volte una delle quali l’avevamo invitato a pranzare con noi. Ci ha raccontato così delle difficoltà della vita nel suo paese e del suo desiderio di trovare lavoro per dare una vita dignitosa alla sua famiglia.  Naturalmente, dopo avergli comprato qualche articolo della sua umile mercanzia, gli abbiamo augurato ogni bene.

Ma perché il mondo è così ingiusto? La domanda sorge spontanea. Perché a chi troppo e a chi troppo poco?

Così la giornata iniziata con una sorpresa “grigioscura” mi ha regalato quest’altra coloratissima. La borsa di paglia dai colori sgargianti la uso poco per paura di rovinarla. La custodisco con cura. Quando la guardo penso a quanto sia grande e bello il sentimento della riconoscenza. Derik non è più venuto. Spero che abbia trovato un lavoro e possa così aiutare la sua famiglia. Se lo merita proprio.

Giovanna Giordani


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