Incantevole poesia di Graziella Cappelli
In questo scampolo
di terra
incuneato
tra il bosco e olivi
si stempera
il dolore
in acquerello
di foglie giada.
Evapora
il disagio dell’essere
nel calore
del meriggio
e il cuore leggero
danza
con tre farfalle
nero – avorio
sui gerani.
Nuova linfa
m’irrora
le vene
mentre
gli occhi
sono granai
d’erbe e polline
riserva
per un incerto
domani…
- Graziella Cappelli -
≪Credevano, gli uomini, che la cosa più sacra e più importante non fosse quella mattinata di primavera, non fosse quella bellezza del mondo, concessa per il bene di tutte le creature, giacché era una bellezza che disponeva alla pace, all’accordo, all’amore: ma fosse, la cosa più sacra e più importante, ciò che essi stessi avevano escogitato per poter dominare gli uni sugli altri.≫(Leone Tolstoj)
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Cara Giovanna, stasera una lieta sorpresa!
RispondiEliminaGrazie!!!
Baci
Graziella
Un acquerello! davvero splendidi questi tuoi versi, Giovanna!
RispondiEliminaPresto anche su Versi in volo!
Un caloroso abbraccio
Danila
Ovviamente, ringrazio Giovanna per averli pubblicati, i versi sono di Graziella!
RispondiEliminaGrazie a voi carissime Danila e Graziella!! Siete speciali!!!!
RispondiEliminaGiovanna