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Vattene in fretta, non sei gradita -
infreddolita
dice alla neve
l’erbetta nuova di primavera
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rivoglio il sole, prima di sera –
- Giovanna Giordani -
≪Credevano, gli uomini, che la cosa più sacra e più importante non fosse quella mattinata di primavera, non fosse quella bellezza del mondo, concessa per il bene di tutte le creature, giacché era una bellezza che disponeva alla pace, all’accordo, all’amore: ma fosse, la cosa più sacra e più importante, ciò che essi stessi avevano escogitato per poter dominare gli uni sugli altri.≫(Leone Tolstoj)
https://secure.avaaz.org/it/petition/VORREI_CHE_IL_DIRITTO_INTERNAZIONALE_SI_ATTIVASSE_AFFINCHE_CESSI_OGNI_GUERRA_NEL_MONDO/?pv=6 Qua...
Meravigliosa!
RispondiEliminaUn abbraccio, Giovanna.
Graziella
Bentrovata, Graziella! Sì, la neve ha capito e si è ritirata sul cucuzzolo della montagna! GRAZIE
EliminaGio
Un testo delizioso, Giovanna. Mi piace tanto la neve, però questa volta faccio il tifo per " l'erbetta nuova di primavera".
RispondiEliminaCiao, carissima.
Piera
Anch'io subisco il fascino della magica neve, ma d'inverno. La primavera non è la sua stagione e danneggia la natura in risveglio. Ma si sa che ormai il tempo atmosferico è impazzito e dobbiamo subirlo come viene!
RispondiEliminaBuona domenica, Piera, un abbraccio
Gio