mercoledì 22 giugno 2022

L’uomo che disse NO A HITLER – Josef Mayr-Nusser – un eroe solitario

 


4 ottobre 1944

<Giurare è un verbo insopportabile. Giurare a chi? E a che cosa? Per quali motivi? Giurare a un uomo, a un dittatore, a un Führer? Quanti giuramenti si sono consumati nel caotico incedere degli eserciti! Giurare in nome di Dio. Giurare per abbandonare se stessi, sacrificarsi per alimentare il fuoco della persecuzione verso altri uomini. Giurare per costrizione. Giurare per odiare, per conquistare, per sottomettere, per incendiare e impolverare la storia. Giurare per rinnegare la propria coscienza con i valori e i principi depositati con coraggio e pazienza. Giurare e piegarsi a un culto demoniaco. Il culto dei capi, innalzati a idoli di una religione sterminatrice. Giurare come insegnano i nazisti: “Giuro a te, Adolf Hitler, Führer e cancelliere del reich, fedeltà e coraggio. Prometto solennemente a te e ai superiori designati da te l’obbedienza fino alla morte e che Dio mi assista”. “Che Dio mi assista?”. Può un cristiano pronunciare simili parole? >

Questo è l’incipit del libro di Francesco Comina che racconta la vita di uno dei pochi eroi che si rifiutarono di giurare obbedienza a Hitler.

Cristiano di formazione, abbraccia senza remore gli insegnamenti del Vangelo perché li sente in sintonia con la sua coscienza.

Già, la coscienza. È il filo conduttore di questo bellissimo libro che risulta quanto mai attuale per l’inaspettata esplosione della guerra scatenata nel cuore dell’Europa in questo 2022 che ci riporta ai periodi più bui del secolo scorso.

Le guerre le fanno i soldati semplici, reclutati generalmente fra la povera gente, con alla guida i generali. Quelli che le guerre le vogliono se ne stanno comodamente seduti nei loro lussuosi palazzi di comando. Non salgono sui carri armati. Sui carri armati fanno salire gli altri, a rischiare la vita, a uccidere altre vite. Per chi, per che cosa? Per obbedienza ai comandi del capo, pena la morte.

Ebbene, il valore di questo “eroe solitario” sta proprio nell’aver ascoltato la propria coscienza che gli faceva capire lo sbaglio e l’orrore degli ordini che gli venivano impartiti. Il suo Dio, nei suoi comandamenti, gli aveva detto che non era giusto uccidere i propri simili, e Josef Mayr-Nusser capisce che questo è un buon comandamento, che lo fa stare bene con se stesso e gli permette di non obbedire al “comandamento” del Führer.

L’uomo che disse di no a Hitler, naturalmente,  sarà condannato a morte e morirà sul carro bestiame diretto a Dachau. Verrà trovato dalle guardie mentre stringeva tra le mani il Vangelo e un Rosario.

Un libro, questo, che non si trova purtroppo più in commercio. Ne ho trovato miracolosamente una copia nella Piccola libreria di Levico Terme (TN) dove ne conservano ancora qualche copia per chi fosse interessato.

È un libro che andrebbe divulgato particolarmente nelle scuole e magari commentato assieme agli studenti.

In esso viene inoltre ricordato un altro coraggioso che si oppose agli ordini antiumani di Hitler e cioè Franz Jägerstätter. La Chiesa cattolica li ha, a pieno titolo, eletti ambedue fra i beati.  Si, beati puri di cuore e grandi eroi operatori di pace.

 

Giovanna Giordani

 

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