≪Credevano, gli uomini, che la cosa più sacra e più importante non fosse quella mattinata di primavera, non fosse quella bellezza del mondo, concessa per il bene di tutte le creature, giacché era una bellezza che disponeva alla pace, all’accordo, all’amore: ma fosse, la cosa più sacra e più importante, ciò che essi stessi avevano escogitato per poter dominare gli uni sugli altri.≫(Leone Tolstoj)
venerdì 20 dicembre 2019
NATALE DI GUERRA (Laura Vargiu)
Echi di guerre dimenticate
rabbiosi squarciano i cieli d'Oriente
smarritisi nello strazio arcano dei boati
tra macerie sanguinanti e nere colonne
d'un fumo acre d'odio e di morte.
Lungo i sentieri di profughe marce
il cuore affondato nel fango
di stagioni inaridite e stanche
ecco trascinarsi fin alla città di Davide
una volta ancora tristemente
il Verbo che si fece carne.
L'attendono non più una
ma mille impietose mangiatoie
e migliaia di dinieghi indifferenti
a milioni novelle stragi d'innocenti.
Che cosa conta l'affamato pianto
negli occhi bombardati dei bambini
dinnanzi alla pingue protervia dei potenti?
Quante vergini partorire ancor dovranno
il loro intimo quotidiano dolore
nello stupro asfittico del mondo?
Nessuna compassione né redenzione
fiorisce in questo deserto di filo spinato
terreno inferno d'amaro pianto
dove alcun dio vorrebbe esser nato
poiché nascita è preludio già di croce.
Ma pur nella notte dell'esistenza più atroce
mentre marcian da Oriente echi di guerra
cerchiamo fili di luce, illusioni di speranza
e della pace l'errabonda stella.
- LAURA VARGIU -
(dall'antologia "Le Pagine del Natale" - Autori vari - editore LargoLibro- 2019)
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Una bellissima poesia, quando l'ho letta sull'Antologia mi sono commossa. Scritta bene e dai contenuti speciali.
RispondiEliminaGrazie, Giovanna, per averla condivisa.
Piera
Sì, Laura trova sempre le parole giuste, è molto sensibile verso l'umanità che soffre e non si può che condividere quanto sa esprimere così bene.
EliminaGio