"Felice chi ha potuto investigare le cause delle cose e mettere sotto i piedi le paure tutte, il fato inesorabile, il risuonare dell'avido Acheronte. Fortunato anche colui che conosce gli dei agricoli, Pan e il vecchio Silvano e le Ninfe sorelle. Quell'uomo non lo possono piegare né i fasci popolari né la porpora dei re, la discordia che inquieta i fratelli sleali o i Daci che calano dal Danubio, non le vicende di Roma e i regni condannati alla distruzione...I frutti portati dai rami, prodotti volentieri e spontaneamente dalle sue campagne, se li raccoglie: nulla sa delle leggi di ferro, dei deliri del foro, dei pubblici archivi" (Virgilio, Georgiche)
E' questo un posto
dove si sta bene
i giorni si avvicendano sereni
le notti han poche luci
un po' di luna
e qualche lucciola
che ama civettar
con le falene.
Si impara il lavorio
delle formiche
e delle apine
loro degne amiche
Si ascoltano i discorsi
dei "saltamartini"
i richiami dei grilli
e gli infiniti cori
che giungono dai pini
E' questo un posto
dove si sta bene
tutto vive all'unisono
in armonia ancestrale
che non conosce il male
non giudica
e sa della vita
quanto vale
- Giovanna Giordani
Sei sempre più brava, Gio, un testo più bello dell'altro!
RispondiEliminaBellissimo il passo di Virgilio. E altrettanto il video. La musica di Vivaldi e la pittura di Vincent...
Grazie.
Piera
Grazie carissima Piera!
EliminaGio
Piaciuta tantissimo, davvero! Mi ci ritrovo totalmente.
RispondiEliminaConoscendoti attraverso i tuoi scritti di poesia e prosa non mi stupisco che ti senta in sintonia! Grazie mille, Franca!
EliminaGio