Addosso al viso mi cadono le notti
e anche i giorni mi cadono sul viso.
Io li vedo come si accavallano
formando geografie disordinate:
il loro peso non è sempre uguale,
a volte cadono dall'alto e fanno buche,
altre volte si appoggiano soltanto
lasciando un ricordo un po’ in penombra.
Geometra perito io li misuro
li conto e li divido
in anni e stagioni, in mesi e settimane.
Ma veramente aspetto
in segretezza di distrarmi
nella confusione perdere i calcoli,
uscire di prigione
ricevere la grazia di una nuova faccia.
- Patrizia Cavalli -
Un bellissimo testo, originale e profondo nei contenuti.
RispondiElimina"Ma veramente aspetto
in segretezza di distrarmi
nella confusione perdere i calcoli,
uscire di prigione"
Un modo molto personale di rapportarsi col tempo che passa.
Ciao. Buona settimana.
Piera
Sì, è una poesia che mi ha fatta sentire subito in sintonia! Grazie della tua visita gentile Piera. Buonissima settimana anche a te.
RispondiEliminaGio