Dalla lettura di un libro fantasy
ci si aspetta di addentrarsi in un mondo dove l’impossibile diventa possibile,
dove si può fluttuare liberi fra le nuvole e guardare dall’alto castelli
sorgere su altissime rocce circondate dal mare o da foreste dalle sembianze
umane.
E’ con questo spirito che mi sono
addentrata nella lettura di “Draghi e computer” di Rosella Rapa.
Ma fin dal primo racconto “il
vecchio forte” potei constatare che non si trattava solo di fantasia, ma di una
mescolanza ricercata fra realtà ed immaginazione.
L’autrice parte da una situazione
reale e si addentra con abili descrizioni nel mondo dell’immaginario, del sogno, della
percezione, insomma del fantastico.
Un fantastico, dunque, generato
dalla quotidianità del vivere, un fantastico che ci cattura ed affascina
appagando le menti che amano “il paese che non c’è”.
La silloge è composta di sette
racconti ognuno con la propria originalità
di tema e contesto che sicuramente lasciano spazio allo stupore ed alla
riflessione in quanto, appunto, la fantasia sembra scaturire da situazioni
reali come una pianta d’edera aggrappata alla roccia.
Bellissimo, a questo proposito,
ho trovato l’incipit di “Allegoria”, racconto che si può prestare alle più
svariate interpretazioni, non ultima quella relativa al decadimento di certe
moderne società.
Dove invece la fantasia vola alta
e stupefacente è il raccanto “Il drago”. Qui si può proprio dire che la realtà
partecipa, incantata, al dipanarsi di una fiaba avvincente, intrisa di valori
morali e dal finale non proprio scontato.
E se gli altri tre racconti “Iride”,
“Ricordi” e “il castello maledetto” ci portano in paesaggi fiabeschi abitati
dai personaggi più strani ed imprevedibili con le loro storie intriganti “verosimilmente
inverosimili”, l’ultimo, “il potere del linguaggio” , ci fa sentire proprio
nella nostra epoca dove regna indiscusso re “Computer”. L’abilità descrittiva di
questa fiaba moderna raggiunge livelli, a mio modesto parere, veramente
notevoli.
So che l’autrice è esperta in
informatica e questo ne ha certamente facilitato la stesura con una proprietà
di linguaggio evidente.
Ma è proprio da questa narrazione
che traspare la personalità autentica della scrittrice con il suo desiderio di
andare oltre il quotidiano ed il visibile. Da questo racconto noi possiamo
capire che ella si sente attratta da un mondo che non è propriamente quello
dell’informatica, ma quello che vive, sotto varie forme, in ogni mente umana e
che non tutti riescono ad esprimere. Lei ci prova ed il risultato la riempie di
soddisfazione. Il suo mondo è il fantasy e lei ha compreso che è nata per
raccontarlo.
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- - Giovanna Giordani -
http://www.mondadoristore.it/Draghi-e-computer-Rosella-Rapa/eai978888776244/
Cara Giovanna, mi trovo in sintonia con questa bella recensione.
RispondiEliminaHo letto questo libro e mi è piaciuto moltissimo.
Complimenti a te e a Rosella.
Graziella
Grazie, Graziella!! :) :) :)
EliminaGio