giovedì 11 aprile 2019

COMMIATO (Giuseppe Ungaretti)







Locvizza il 2 ottobre 1916

Gentile
Ettore Serra
poesia
è il mondo l'umanità
la propria vita
fioriti dalla parola
la limpida meraviglia
di un delirante fermento

Quando trovo
in questo mio silenzio
una parola
scavata è nella mia vita
come un abisso

- Giuseppe Ungaretti - 

giovedì 21 marzo 2019

giovedì 7 marzo 2019

L'INCANTESIMO DI LADY OF SHALOTT

(Liberamente ispirato al poema di Alfred Tennyson)

John William Waterhouse The Lady of Shalott.jpg

Lady of Shalott distolse il suo viso
dallo specchio che ruppe con furore
ormai di fuggire avea deciso
dalla torre rinchiusa senza amore

Lancillotto lei vide all'improvviso
apparire nel sole  in gran splendore
ma il fiume lo tenea a lei diviso
e un sortilegio le spezzava il cuore

Lady of Shalott il proprio nome scrisse
sul fianco della barca preparata
perché, almeno quello, non morisse

Lungo il fiume iniziò la traversata
verso di lui che, al vederla, disse:
è bella ed era forse innamorata




- Giovanna Giordani -




martedì 26 febbraio 2019

LE FINESTRE NELLA NOTTE





Quando la notte appare
le finestre delle case
aprono i loro occhi dorati

Solamente quando più nessuno
ha da rientrare
chiudono le palpebre
e iniziano a sognare
mentre  luna e  stelle
stanno a guardare



- Giovanna Giordani

domenica 27 gennaio 2019

Perchè Caino uccidi tuo fratello?


Dal libro di Susanna Tamaro "Più fuoco, più vento"


...
Per resistere agli urti e agli sbalzi, il bene deve avere le sue radici in alto, in un mondo che ci trascende e che, con la sua soprannaturalità, illumina l'oscurità del nostro. 
Solo allora, forse, è possibile passare dal ruolo di spettatori a quello di testimoni della speranza.
Penso ad esempio a Josef Mayr-Nusser, il giovane padre di famiglia altoatesino che preferì essere giustiziato piuttosto che giurare fedeltà a Hitler e ai tanti altri come lui che, nelle pieghe silenziose della storia, con serenità e fermezza, si sono opposti al dilagare della barbarie assassina.

giovedì 17 gennaio 2019

RICORDI





Dal filo teso della mia memoria
lentamente cominciano a slegarsi
i panni scoloriti dei ricordi

ad uno ad uno cedono al fermaglio
 cadono con tonfi delicati
sui fili d’erba chinati dal vento

Taluni non si vogliono staccare
tenaci  resistono e risplendono
attendono un mio cenno per volare

-         -  Giovanna Giordani -


venerdì 4 gennaio 2019

LA MIA SCRITTURA E' UN GIOCO (Alessandro Melis)

Iniziamo l'anno con questa bella poesia dell'artista-poeta Alessandro Melis







La mia scrittura è un gioco
distratto, un rimestare
tra polveri e ciarpami di memoria,
perché il passato è un fuoco
spento
dal gocciolare lento
del tempo sopra il tempo,
eppure mi riscalda
ancora dal suo limbo
tra l’album delle foto ed il quaderno.
Le mie parole sono nelle cose
e dentro i giorni, divenuti pietre
preziose da tagliare:
il futuro è soltanto un foglio bianco,
tempo mobile
che non si può scolpire.
- ALESSANDRO MELIS - 

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