≪Credevano, gli uomini, che la cosa più sacra e più importante non fosse quella mattinata di primavera, non fosse quella bellezza del mondo, concessa per il bene di tutte le creature, giacché era una bellezza che disponeva alla pace, all’accordo, all’amore: ma fosse, la cosa più sacra e più importante, ciò che essi stessi avevano escogitato per poter dominare gli uni sugli altri.≫(Leone Tolstoj)
Essendo Gesù a Betania, in casa
di Simone il lebbroso, mentre era a tavola, venne una donna con un vaso
d'alabastro pieno d'unguento d'autentico nardo, di grande valore e, rotto
l'alabastro, versò il profumo sul capo di Gesù.
Allora alcuni s'indignarono
dentro di sé: "A che pro tanto spreco di profumo? Si poteva vendere
quest'unguento per più di trecento denari e darli ai poveri". E
mormoravano contro di lei.
Ma Gesù disse: "Lasciatela
fare; perché le date noia? Ella ha compiuto una bella azione verso di me. I
poveri, infatti, li avete sempre con voi e potete far loro del bene quando
volete, mentre non avrete me per sempre.
Ella ha fatto quel che poteva, ha anticipato
l'unzione del mio corpo per la sepoltura. In verità vi dico: ovunque sarà
predicato il Vangelo nel mondo intero, si parlerà pure di ciò che ella ha
fatto, in suo ricordo".
“Ho così tanto da dire,
così tante storie, immagini, proverbi, ecc.
Ma le parole non ce la fanno,
mi baciano quelle sbagliate.
A volte volo come un’aquila
ma con le ali dello scricciolo.
Provo comunque a prendermene cura
e ad essere gentile.
Uova e parole vanno maneggiate con cura.
Una volte rotte
non si possono più riparare.”