NON FA RUMORE IL PIANTO D'UN BAMBINO
A l dramma dimenticato dello Yemen e del suo popolo
Non fa rumore il pianto d’un bambino
che sanguina fra mille sparute stelle
né di una madre il grido di dolore
che pur ferisce l’infinita notte d’una terra
dov’è tramontata ormai l’alba
e il vuoto nome di Dio riempie
i crateri affamati delle bombe
Soltanto voci e gemiti sommessi
attraverso i radi annoiati spiragli
dei nostri notiziari stanchi
s’ammucchiano a manciate
nel silenzio dell’indifferenza
mentre si sgretola l’antica terra di Saba
lungo le piste obliate del sogno
E così pure le sue fragili torri color ocra
e i profumi arcani d’incenso e spezie
sotto l’aguzzina pioggia di fuoco
con cui unte di petrolio e sangue
nuove mani di predoni spengono la vita
a chi mendica la speranza – o l’illusione –
di un raggio tiepido di sole
Anche la luce mutilata della luna
in questo martirio d’ombre s’oscura
come per dar anestetizzata requie
alla sorda coscienza del mondo
che distrattamente si risveglia ogni mattino
senza che nel cuore faccia più rumore
nemmeno il pianto d‘un bambino.
VIDEO
SIAMO TUTTI MIGRANTI
Siamo tutti migranti
da millenni erranti,
vagabondi d’anima e cuore
eterni profughi tra giri di parole
inseguiamo sogni, speranze, illusioni
le fragili stagioni dei nostri amori
Siamo tutti migranti
antiche e nuove diaspore danzanti,
più degli uccelli spieghiamo le ali
più delle nuvole sorvoliamo terre e mari
per trovar vergine inizio altrove
pur se radici forti s’intrecciano alle rose
Siamo tutti migranti
impazienti e stanchi,
in cerca di qualcosa o di qualcuno
mortalmente affamati di futuro
mentre l’oggi si consuma inerme
e solo il passato ci appartiene veramente
È forse l’atavica memoria a muover i nostri passi
ad accomunarci dalla solitudine riarsi
quando fuggiamo da perenni inverni
attraversando pregiudizi, muri e deserti,
nessuna frontiera tra noi e gli altri
perché in fondo siamo tutti migranti
- Laura Vargiu -