l’ennesimo giorno
fra le braccia della sera
e si addormenta
sotto una cupola di stelle
dove Morfeo
racconta
le sue favole belle
≪Credevano, gli uomini, che la cosa più sacra e più importante non fosse quella mattinata di primavera, non fosse quella bellezza del mondo, concessa per il bene di tutte le creature, giacché era una bellezza che disponeva alla pace, all’accordo, all’amore: ma fosse, la cosa più sacra e più importante, ciò che essi stessi avevano escogitato per poter dominare gli uni sugli altri.≫(Leone Tolstoj)
l’ennesimo giorno
fra le braccia della sera
e si addormenta
sotto una cupola di stelle
dove Morfeo
racconta
le sue favole belle
Sovente, per diletto, i marinai catturano degli albatri,
grandi uccelli marini che seguono,
indolenti compagni di viaggio,
il bastimento scivolante sopra gli abissi amari.
Appena li hanno deposti sulle tavole,
questi re dell'azzurro, goffi e vergognosi,
miseramente trascinano ai loro fianchi
le grandi, candide ali, quasi fossero remi.
Com'è intrigato, incapace, questo viaggiatore alato!
Lui, poco addietro così bello, com'è brutto e ridicolo.
Qualcuno irrita il suo becco con una pipa mentre un altro,
zoppicando, mima l'infermo che prima volava.
E il Poeta, che è avvezzo alle tempeste e ride dell'arciere,
assomiglia in tutto al principe delle nubi:
esiliato in terra, fra gli scherni, non può
per le sue ali di gigante avanzare di un passo.
- Charles Baudelaire -
Non ditemi che il riccone
è andato a passeggiare nello spazio
non ditelo
perché non posso esultare
finché al mondo
tanti, troppi, bambini
continuano a morire di fame
e non solo
vi pare?
- Giovanna Giordani -
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