domenica 10 novembre 2024

IN TEMPO (di Blaga Dimitrova)

 



Mi perdo nelle cavità del crepuscolo
dove si incrociano
ricordi e sogni.
Non ho più meta
da rincorrere.
Arriverò in tempo,
troverò la strada,
per quanto sia scura
la notte calante.

- Blaga Dimitrova -

sabato 9 novembre 2024

VINCITORI E VINTI

 

 

Vincitori e vinti

balleremo tutti con le stelle

Le armi diventeranno inutili

gli angeli sorrideranno

compassionevoli

agli umani

illusi

di contendere il potere

sul mondo

agli dei


- Giovanna Giordani

 

lunedì 28 ottobre 2024

RICERCA (Serhiy Zhadan)

  Ricerca


L’ho cercata a lungo. Aveva cambiato numero,
lasciato la città, non era su facebook.
Non ero riuscito a rintracciarla tramite gli amici,
né tra i membri della chiesa.
Poi scrisse, raccontandomi le cose che la rendevano felice,
il suo viaggio, la nuova vita, come si era abituata a tutto questo.

Scrisse di suo fratello, a dire il vero penso fosse quello il vero motivo,
farci sapere che suo fratello era morto.
Non ero il solo a cui aveva scritto,
non potevo essere il primo. Scriveva con troppa calma.
Scrisse che erano rimasti presi in uno scontro a fuoco.
Poi alcuni avevano fatto ritorno
per recuperare i morti. O meglio, quello che rimaneva
di loro. Le gambe erano il problema più grande. Ad ognuno
bisognava trovarne due. Ecco come avveniva l’assemblamento:
ad ognuno due gambe. Meglio se erano entrambe
della stessa dimensione.

Era un musicista, suo fratello. Aveva un’ottima chitarra,
e molti gliela chiedevano in prestito.
“Cosa dovrei farne, ora?” Mi scrisse.
“L’ho presa e ho provato a suonarla ma mi sono fatta dei tagli alle dita con le corde.
È stato molto doloroso. Non sono ancora scomparse le ferite.”

Serhiy Zhadan

domenica 27 ottobre 2024

PAROLE (Anne Sexton)

 


State attenti alle parole,
anche a quelle miracolose.
Per le miracolose diamo il meglio,
brulicano alle volte come insetti
lasciando non un pizzico ma un bacio.
Possono essere buone come le dita.
Possono essere affidabili come le rocce
su cui mettiamo il sedere.
Ma possono essere sia margherite che ferite.

Eppure io le amo.
Sono colombe cadute dal soffitto.
Sono sei arance sacre appoggiate in grembo.
Sono gli alberi, le gambe dell’estate,
e il sole, con il suo volto appassionato.

Eppure spesso mi deludono.
Ho così tanto da dire,
così tante storie, immagini, proverbi, ecc.
Ma le parole non ce la fanno,
mi baciano quelle sbagliate.
A volte volo come un’aquila
ma con le ali dello scricciolo.

Provo comunque a prendermene cura
e ad essere gentile.
Uova e parole vanno maneggiate con cura.
Una volta rotte non si possono
riparare


ANNE SEXTON

martedì 8 ottobre 2024

HO DIPINTO LA PACE (Talil Sorek)


Avevo una scatola di colori

brillanti, decisi e vivi.

Avevo una scatola di colori,

alcuni caldi, altri molto freddi.

Non avevo il rosso

per il sangue dei feriti.

Non avevo il nero

per il pianto degli orfani.

Non avevo il bianco

per le mani e il volto dei morti.

Non avevo il giallo

per le sabbie ardenti,

ma avevo l’arancio

per la gioia della vita,

e il verde per i germogli e i nidi,

e il celeste dei chiari cieli splendenti,

e il rosa per i sogni e il riposo.

Mi sono seduta e ho dipinto la pace.

- Talil Sorek - 

sabato 28 settembre 2024

AUTUNNO 2024

 



 (Tanka)


Il merlo tace

è rimasta una piuma

di rondinella

 

adagiata fra l'erba

e le foglie cadute


Giovanna Giordani



lunedì 16 settembre 2024

VIOLENZA

 




VIOLENZA (HAIKU)

 

Mistero umano

peccato originale

male del mondo

 

Giovanna Giordani

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