sabato 17 luglio 2021

L'ALBATRO (Charles Baudelaire)

 



Sovente, per diletto, i marinai catturano degli albatri,

grandi uccelli marini che seguono, 

indolenti compagni di viaggio,

il bastimento scivolante sopra gli abissi amari.


Appena li hanno deposti sulle tavole,

questi re dell'azzurro, goffi e vergognosi,

miseramente trascinano ai loro fianchi 

le grandi, candide ali, quasi fossero remi.


Com'è intrigato, incapace, questo viaggiatore alato!

Lui, poco addietro così bello, com'è brutto e ridicolo.

 Qualcuno irrita il suo becco con una pipa mentre un altro,

zoppicando, mima l'infermo che prima volava.


E il Poeta, che è avvezzo alle tempeste e ride dell'arciere,

assomiglia in tutto al principe delle nubi:

esiliato in terra, fra gli scherni, non può 

per le sue ali di gigante avanzare di un passo.


- Charles Baudelaire -



1 commento:

  1. Bellissima poesia, Gio, che mi lascia tuttavia molta tristezza. Nessuno dovrebbe mai soffrire per la cattiveria e la leggerezza altrui.
    Grazie per questa bella proposta che lascia spazio alla riflessione.
    Piera

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