mercoledì 22 giugno 2022

“LA RUSSIA DI PUTIN” DI ANNA POLITKOVSKAJA

 



 Siamo nel 2022 quindi sono già trascorsi sedici anni dall’assassinio, avvenuto a Mosca, della giornalista autrice di questo libro. Un assassinio ad oggi impunito. Raccontare la verità in certi Stati è proibito e si rischia la vita. Ma chi ama la verità e la libertà di divulgarla sa rischiare anche la vita. Ci ha lasciato i suoi libri, per fortuna. Prezioso dono.

Fin dalle prime pagine si può comprendere perché gli argomenti  di cui parla la Politkovskaja  non siano stati accolti con favore da qualche potente che, senza remore, ha deciso di farla tacere per sempre.

Questa è un’opera che  non si può leggere tutta d’un fiato in quanto le citazioni di fatti documentati con le relative date richiedono attenzione e riflessione particolari. È un testo imbevuto di coraggio e desiderio di urlare al mondo verità scomode sostituite da deplorevoli menzogne da parte di chi detiene il potere e lo usa, senza scrupoli di ogni genere, per il proprio tornaconto.

<Siamo solo un mezzo, per lui. Un mezzo per raggiungere il potere personale. Per questo dispone di noi come vuole. Può giocare con noi, se ne ha voglia. Può distruggerci, se lo desidera. Noi non siamo niente. Lui, finito dov’è per puro caso, è il dio e il re che dobbiamo temere e venerare. La Russia ha già avuto governanti di questa risma. Ed è finita in tragedia. In un bagno di sangue. In guerre civili. Io non voglio che accada di nuovo. Per questo ce l’ho con un tipico čekista sovietico che ascende al trono di Russia incedendo tronfio sul tappeto rosso del Cremlino>.

 Pagina dopo pagina si percepisce la  sofferenza della scrittrice russa nel vedere la sua gente costretta a subire le più vergognose menzogne senza possibilità di replica. Perché a subire ingiustizie e menzogne è sempre il cittadino semplice, che rispetta la legge, paga i tributi allo Stato i cui rappresentanti, in questo caso, con i loro fedelissimi, hanno raggiunto, chissà come,  un livello di ricchezza da far rivoltare nella tomba i famosi utopici filosofi Marx  ed Engels.

Il libro della Politkovskaja può essere, a mio parere, anche considerato una specie di preavviso ai successivi eventi dal 2006 fino ai giorni nostri. Giorni che sono stati sconvolti dall’inizio di una guerra di aggressione, voluta dalla Russia di Putin assieme al suo staff, contro uno Stato, l’Ucraina,  che faticosamente  aveva  raggiunto la democrazia e l’indipendenza.

Una guerra che ha colpito il popolo civile indiscriminatamente con distruzione, morte e atroci sofferenze. Una guerra che certo non ci si aspettava di vedere in un’Europa moderna e civilizzata. E che certo non lascerà un buon ricordo in coloro che l’hanno subita, e dalla quale hanno cercato giustamente di difendersi con ogni mezzo, e in quelli che l’hanno dovuta iniziare in obbedienza ad ordini superiori. Una guerra, ancora una volta, come tutte le guerre, vergogna dell’umanità.

Il coraggio eccezionale di Anna Politkovskaja ci ha lasciato dunque una testimonianza molto importante riguardo alla vita di quella parte della popolazione russa che non gode di ricchezza e privilegi. Attraverso le sue interviste comprendiamo le verità sui comportamenti del potere che, con tutti i mezzi, cerca di salvaguardare se stesso. Si può solo consigliarne la lettura così ognuno potrà trarre le proprie conclusioni. Io l’ho apprezzato molto proprio perché, rendersi conto che c’è ancora qualcuno al mondo che, senza paura, cerca di contrastare le menzogne  e l’arroganza,  fa ritrovare la fiducia nell’umanità degna di questo nome.

E sono orgogliosa che questo coraggio l’abbia avuto una donna. Perché la forza della parola non toglie la vita a nessuno, mentre si sa cosa succede con la forza delle armi…

Ascoltiamola, dunque, questa giornalista amante della giustizia e della legalità. Magari ci potrà chiarire le idee su come mai qualcuno in Russia, nel 2022 (!) abbia voluto iniziare una guerra assurda ed ignobile che distrugge e sbrana senza pietà.

-         Giovanna Giordani -


2 commenti:

  1. Ci vuole coraggio a morire per aver scritto in un libro delle verità che non si sarebbero potute dire. Il coraggio che ha avuto Anna... Bella recensione Giovanna!

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    1. . Ci piaceva l’arte e la letteratura russa, ora, con questa guerra , voluta da Putin, non vediamo altro che un esercito di assassini.

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