giovedì 3 luglio 2025

IN QUESTO TEMPO (2025)

 



In questo tempo

la bontà e l’umanità

sono avvolte

da una fitta nebbia nera

Graffi violenti

lacerano anime e corpi


In questo tempo

la gioia si aggrappa

dove può

sugli alberi che ancora rifioriscono

e sugli arcobaleni incantatori

Accoglie lacrime dal cielo

spettatore maestoso

conservando cesti di speranza


In questo tempo 

la gioia

è fuggitiva

perché il male la insegue

per farne briciole

carbonizzate

 

G.G.

 


martedì 17 giugno 2025

ACCOGLIENTE TERRA

 


L’albero del male

mostra le sue radici tentacolari

che nessuno riesce ad eliminare

ottenebrando la bellezza

della Terra.

Terra,

che, ignara, custodirà 

fra le sue materne braccia

indiscriminatamente

le persone che hanno scelto il bene

lasciando al futuro ricordi sublimi

e le persone che hanno scelto il male

lasciando al futuro ricordi maleodoranti.

 

G.G.

 


sabato 14 giugno 2025

IL PROFUMO DEI RICORDI (Lidia Mandracchia)

 



Oggi propongo questa bellissima poesia sul ricordo


Tu non sai il profumo dei ricordi

quando briciole di stelle

scompigliano l’ultimo azzurro

a svelare quell’antico calore

nel chiaroscuro della memoria

 

Quasi un esile abbaglio

che s’adagia sul cuore

a cercare carezze

nell’eco d’un fiore

che sempre raccolgo

tra sogni gremiti di cielo

 

-          - Lidia Mandracchia -

venerdì 6 giugno 2025

PIANGO

 


Piango

per i soldati mandati

ad aggredire i propri simili

Piango

per le loro madri

mogli e figli

Piango

per il male

che sta invadendo il mondo

spargendo il suo veleno

su persone innocenti

e bambini!!!!!

Piango

tanto

assieme

lo so

a tutte le persone  buone

che sperano nel vero bene

della pace.

 

G.G.


martedì 3 giugno 2025

UNA SCALA DI CRISTALLO (LANGSTON HUGHES)

 




LA MADRE AL FIGLIO


Bene, figliolo, te lo dirò:
la vita per me non è stata una scala di cristallo.
Ci furono chiodi
e schegge
ed assi sconnesse,
e tratti senza tappeti sul pavimento
nudi.
Ma per tutto il tempo
seguitai a salire
e raggiunsi i pianerottoli,
e voltai angoli
e qualche volta camminai nel buio
dove non era spiraglio di luce.
Così, ragazzo, non tornare indietro.
Non fermarti sui gradini
perché trovi ardua l'ascesa.
Non cadere ora
perché io vado avanti, amor mio,
continuo a salire
e la vita per me non è stata una scala di cristallo.


(da The Collected Poems of Langston Hughes, 1994)

giovedì 29 maggio 2025

ANCHE TU AVEVI UN SOGNO

 


(Alla giornalista russa Anna Politkovskaja assassinata a Mosca nel 2006)

 

Anche tu avevi un sogno

Sognavi un popolo libero

dalle menzogne del potere

E volevi gridarlo al mondo

il tuo sogno

di verità e giustizia

Ma fosti colpita a morte

sulla porta di casa

perché il tuo grande sogno sublime

intralciava il cammino del male

che tu volevi sconfiggere

con coraggiose denunce

 

Anche tu avevi un sogno

un sogno meraviglioso

stroncato da un potere

che si crede forte e coraggioso

ed è solo un vile assassino

 

Ma ancora il tuo sogno rimane

nella tua parola

che continuerà a dissetare

gli esseri ostinati

cercatori di verità e giustizia

senza paura di essere silenziati


G,G,

domenica 25 maggio 2025

AMO (Piera Maria Chessa)

 

Bella e condivisibile poesia 





Amo la montagna
aspra e spigolosa
amo la collina
dolce e confortante
amo la pianura
così verde e lineare
e amo il mare
tumultuoso, impetuoso
come alcuni momenti
della mia vita.


Amo te, o natura
nella tua complessità
e molteplicità
in tutte le tue forme
e le tue possibilità.
Tu, così semplice
e così complessa
come il mio animo
la parte più intima
del mio essere.


- Piera Maria Chessa -

giovedì 22 maggio 2025

UN PO' D'AMORE (Renzo Montagnoli)

 Nelle guerre (vergogna dell'umanità) non vengono risparmiati neanche i bambini 



Come potrò vedere il cielo

se è oscurato dagli aerei

che sganciano le bombe?

 

Come potrò respirare

se il fumo degli incendi

soffoca la mia vita?

 

Come potrò ancora essere qua

se non ci sono più mamma e papà

divorati dal mostro della guerra?

 

Non siamo più bambini

in un mondo che non ci vuole

fra gente che non ci dà amore.

 

Brancoliamo nel buio delle tenebre,

feriti nel cuore e nel corpo,

vittime anche noi della ferocia.

Se solo il cielo scendesse sulla terra,

se solo una mano dall'alto si chinasse

ad accarezzarci, a toglierci questa polvere

fatta d'odio e di terrore, vedremmo una luce

nelle tenebre, non saremmo più soli.

 

Dio, se ci sei, ascolta la nostra preghiera

che chiede solo un sentimento

che sembra da tempo dimenticato,

chiede, invoca urlando un po' d'amore.


- Renzo Montagnoli -

 

Da La pietà

 


martedì 20 maggio 2025

C’È UN VENTO ARRABBIATO



C’è un vento arrabbiato oggi

che sbeffeggia senza pietà

i miei teneri fiori nei vasi

Li guardo con compassione

piegarsi e storcersi sotto

il suo impeto furioso.

Quanto desidero che se ne vada

in fretta

il mascalzone

lasciando il posto

alla mitezza della brezza

e alle carezze del sole

 

G.G.

domenica 11 maggio 2025

MADRE

 



Madre

grazie della vita

con le sue gioie

con i suoi dolori

 

Grazie della vita

che mi ha indicato il sentiero

verso il paese incantato

e fecondo

della poesia


G.G.

mercoledì 7 maggio 2025

MEMORIA

Oggi una bellissima poesia del bravo poeta GAVINO PUGGIONI 


Memoria

di Gavino Puggioni


Non dimenticare
tuo padre e tua madre
Non abbandonare
il ricordo di quando
eri bambino,
di quando piangevi,
di quando ti sbattevi
per un giocattolo
mai avuto.

Non dimenticare
dove sei nato,
dove sei cresciuto,
dove ti sei tagliato un dito,
dove giocavi
a dispetto di altri che non potevano.

Non dimenticare
Ricordati di ricordare
Non dimenticare, amico o fratello,
quei luoghi dell'infanzia,
perchè sono quelli
che ti faranno più bello
il futuro.


Da L'arcobaleno in giardino (Magnum, 2004)


giovedì 1 maggio 2025

IL TEMPO BELLO È LONTANO

 


Il tempo bello è lontano

Il bel tempo delle speranze

degli affetti scontati

il bel tempo se n’è andato

verso la fine del suo cammino

 

Incombono giorni nuovi

a scompigliare i pensieri

mentre la pelle annuncia

il suo declino

 

Il tempo bello è lontano

in fondo all’anima

barbagli di gioie

e d’ illusioni perdute

ma riappare

ad invaghire il cuore

un nuovo mattino

 

G.G.

 

 


domenica 27 aprile 2025

PENSIERI DI UN SOLDATO QUALUNQUE

 



Che diritto ha un uomo

di mandarmi a uccidere e a morire?

Ed io perché devo ubbidire?

Lui al sicuro nel suo fortino

io nella trincea supino

sospeso tra la vita e la morte

non è una buona sorte

Che diritto ha un uomo

di mandarmi a uccidere e a morire?

 

- Giovanna Giordani -


venerdì 25 aprile 2025

Signore Delle Cime con Silenzio - Coro Alpini



25 APRILE 2025 - 80 ANNI DALLA LIBERAZIONE DAL REGIME NAZIFASCISTA IN ITALIA


A TUTTE LE VITTIME DELLE GUERRE PASSATE E PRESENTI.


GUERRA: IL PIU' ALTO GRADO DELLA STUPIDITA' UMANA

mercoledì 23 aprile 2025

La Lettera ai poeti di Papa Francesco

 


Cari poeti, so che avete fame di significato, e per questo riflettete anche su come la fede interroga la vita. Questo “significato” non è riducibile a un concetto, no. È un significato totale che prende poesia, simbolo, sentimenti. Il vero significato non è quello del dizionario: quello è il significato della parola, e la parola è uno strumento di tutto quello che è dentro di noi. Ho amato molti poeti e scrittori nella mia vita, tra i quali ricordo soprattutto Dante, Dostoevskij e altri ancora. Devo anche ringraziare i miei studenti del Colegio de la Inmaculada Concepción di Santa Fe, con i quali ho condiviso le mie letture quando ero giovane e insegnavo letteratura. Le parole degli scrittori mi hanno aiutato a capire me stesso, il mondo, il mio popolo; ma anche ad approfondire il cuore umano, la mia personale vita di fede, e perfino il mio compito pastorale, anche ora in questo ministero. Dunque, la parola letteraria è come una spina nel cuore che muove alla contemplazione e ti mette in cammino. La poesia è aperta, ti butta da un’altra parte.

Alla luce di questa esperienza personale, oggi vorrei condividere con voi alcune considerazioni sull’importanza del vostro servizio.

La prima vorrei esprimerla così: voi siete occhi che guardano e che sognano. Non soltanto guardano, ma anche sognano. Una persona che ha perso la capacità di sognare manca di poesia, e la vita senza poesia non funziona. Noi esseri umani aneliamo a un mondo nuovo che probabilmente non vedremo appieno con i nostri occhi, eppure lo desideriamo, lo cerchiamo, lo sogniamo. Uno scrittore latinoamericano diceva che abbiamo due occhi: uno di carne e l’altro di vetro. Con quello di carne guardiamo ciò che vediamo, con quello di vetro guardiamo ciò che sogniamo. Poveri noi se smettiamo di sognare, poveri noi!

L’artista è l’uomo che con i suoi occhi guarda e insieme sogna, vede più in profondità, profetizza, annuncia un modo diverso di vedere e capire le cose che sono sotto i nostri occhi. Infatti, la poesia non parla della realtà a partire da princìpi astratti, ma mettendosi in ascolto della realtà stessa: il lavoro, l’amore, la morte, e tutte le piccole grandi cose che riempiono la vita. Il vostro è — per citare Paul Claudel — un “occhio che ascolta”. L’arte è un antidoto contro la mentalità del calcolo e dell’uniformità; è una sfida al nostro immaginario, al nostro modo di vedere e capire le cose. E in questo senso lo stesso Vangelo è una sfida artistica. Essa possiede quella carica “rivoluzionaria”, che voi conoscete bene, ed esprimete grazie al vostro genio con una parola che protesta, chiama, grida. Anche la Chiesa ha bisogno della vostra genialità, perché ha bisogno di protestare, chiamare e gridare.

 Vorrei dire però una seconda cosa: voi siete anche la voce delle inquietudini umane. Tante volte le inquietudini sono sepolte nel fondo del cuore. Voi sapete bene che l’ispirazione artistica non è solo confortante, ma anche inquietante, perché presenta sia le realtà belle della vita sia quelle tragiche. L’arte è il terreno fertile nel quale si esprimono le “opposizioni polari” della realtà — come le chiamava Romano Guardini —, le quali richiedono sempre un linguaggio creativo e non rigido, capace di veicolare messaggi e visioni potenti. Per esempio, pensiamo a quando Dostoevskij nei Fratelli Karamazov racconta di un bambino, piccolo, figlio di una serva, che lancia una pietra e colpisce la zampa di uno dei cani del padrone. Allora il padrone aizza tutti i cani contro il bambino. Lui scappa e prova a salvarsi dalla furia del branco, ma finisce per essere sbranato sotto gli occhi soddisfatti del generale e quelli disperati della madre.

Questa scena ha una potenza artistica e politica tremenda: parla della realtà di ieri e di oggi, delle guerre, dei conflitti sociali, dei nostri egoismi personali. Per citare soltanto un brano poetico che ci interpella. E non mi riferisco solamente alla critica sociale che c’è in quel brano. Parlo delle tensioni dell’anima, della complessità delle decisioni, della contraddittorietà dell’esistenza. Ci sono cose nella vita che, a volte, non riusciamo neanche a comprendere o per le quali non troviamo le parole adeguate: questo è il vostro terreno fertile, il vostro campo di azione.

E questo è anche il luogo dove spesso si fa esperienza di Dio. Un’esperienza che è sempre “debordante”: tu non puoi prenderla, la senti e va oltre; è sempre debordante, l’esperienza di Dio, come una vasca dove cade l’acqua di continuo e, dopo un po’, si riempie e l’acqua straripa, deborda.

È quello che vorrei chiedere oggi anche a voi: andare oltre i bordi chiusi e definiti, essere creativi, senza addomesticare le vostre inquietudini e quelle dell’umanità. Ho paura di questo processo di addomesticamento, perché toglie la creatività, toglie la poesia. Con la parola della poesia, raccogliete gli inquieti desideri che abitano il cuore dell’uomo, perché non si raffreddino e non si spengano. Questa opera permette allo Spirito di agire, di creare armonia dentro le tensioni e le contraddizioni della vita umana, di tenere acceso il fuoco delle passioni buone e di contribuire alla crescita della bellezza in tutte le sue forme, quella bellezza che si esprime proprio attraverso la ricchezza delle arti.

Questo è il vostro lavoro di poeti: dare vita, dare corpo, dare parola a tutto ciò che l’essere umano vive, sente, sogna, soffre, creando armonia e bellezza. È un lavoro che può anche aiutarci a comprendere meglio Dio come grande «poeta» dell’umanità. Vi criticheranno? Va bene, portate il peso della critica, cercando anche di imparare dalla critica. Ma comunque non smettete di essere originali, creativi. Non perdete lo stupore di essere vivi.

 

Dunque: occhi che sognano, voci delle inquietudini umane; e perciò voi avete anche una grande responsabilità. E qual è? È la terza cosa che vorrei dirvi: siete tra coloro che plasmano la nostra immaginazione. Il vostro lavoro ha una conseguenza sull’immaginazione spirituale delle persone del nostro tempo. E oggi abbiamo bisogno della genialità di un linguaggio nuovo, di storie e immagini potenti.

Io pure sento, vi confesso, il bisogno di poeti capaci di gridare al mondo il messaggio evangelico, di farci vedere Gesù, farcelo toccare, farcelo sentire immediatamente vicino, consegnarcelo come realtà viva, e farci cogliere la bellezza della sua promessa. La vostra opera ci può aiutare a guarire la nostra immaginazione da tutto ciò che ne oscura il volto o, ancor peggio, da tutto ciò che vuole addomesticarlo. Addomesticare il volto di Cristo, mettendolo dentro una cornice e appendendolo al muro, significa distruggere la sua immagine. La sua promessa invece aiuta la nostra immaginazione: ci aiuta a immaginare in modo nuovo la nostra vita, la nostra storia e il nostro futuro. E qui torno a ricordare un altro capolavoro di Dostoevskij, piccolo ma che ha dentro tutte queste cose: le Memorie dal sottosuolo. Lì dentro ci sono tutta la grandezza dell’umanità e tutti i dolori dell’umanità, tutte le miserie, insieme. Questa è la strada.

Cari poeti, grazie per il vostro servizio. Continuate a sognare, a inquietarvi, a immaginare parole e visioni che ci aiutino a leggere il mistero della vita umana e orientino le nostre società verso la bellezza e la fraternità universale.

Aiutateci ad aprire la nostra immaginazione perché essa superi gli angusti confini dell’io, e si apra alla realtà tutta intera, nella pluralità delle sue sfaccettature: così sarà disponibile ad aprirsi anche al mistero santo di Dio. Andate avanti, senza stancarvi, con creatività e coraggio!

Vi benedico.

Francesco


domenica 13 aprile 2025

IL MIO RE (F. PESSOA)

 

 

Il re, la cui corona d’oro è luce

fissa dall’alto trono i suoi meschini.

Il mio Re Lo incoronarono di spini

e per trono Gli dettero una croce.

Lo sguardo fisso del re a sé attira

gli sguardi fissati e vicini

Ma più mi fissano, e morte senza carezze,

le palpebre calate di Gesù.

 

Il re parla, e un suo gesto tutto riempie,

il suono della sua voce tutto trasforma.

Il mio Re morto ha grande maestà:

parla la Verità in quella bocca muta:

le sue mani legate sono la Libertà.

 

-        -   Fernando Pessoa –


sabato 12 aprile 2025

PRIMAVERA

 



L’albero in fiore

strega il mio sguardo

e lui non sa

di essere un re

della bellezza


- Giovanna Giordani -

martedì 8 aprile 2025

SAMIRA (Tiziana Monari)

Qui, come nella "civilizzata America",  esiste ancora la pena di morte.  Ahimè.

E le stelle stanno a guardare...


SAMIRA

A Samira Sambzian Fard *

(Una delle vittime delle crudeli leggi degli ayatollah)

 

Ora che la morte si china su di me con materna tenerezza

e l'anima accoglie il silenzio

lo ricordo il colore del lago che evaporava al sole

la filigrana di nuvole che si muoveva in chiaroscuro

i falchi fermi nella sospensione del cielo

 

c'era un vento che negava persino la preghiera

la gestazione del dolore e l'urlo di violenza del suo sguardo

la cantilena dei salmi, i ferri pesanti, le tempeste d'insulti

 

ogni giorno mi imbrigliava la lingua con i suoi ordini

ed io odiavo il naso camuso,la piega oscena del collo

gli scudisci, l'impudicizia di un uomo padrone

quel nero profondo degli occhi, sempre più oscuri e cattivi.

 

Cercavo la compassione di un Dio che non c'era

che non volse mai il capo all'indietro

anche quando avevo la forza di un fiocco di neve e sentivo l'ululato del lupo

il rumore dell'angoscia e del niente

 

e poi mi apprestai a salpare per un mare lontano

le foglie che alzavano vele,il giorno che declinava al tramonto

l'aria era piena di grida ed io ero solo un silenzio taciuto,trasparente, affilato

 

le ombre calavano sul selciato sconnesso

in bocca il sapore di terra e di vento

lontano un lamento di treni,un bagliore di automobili in fuga

 

c'era solo un torpore tra le pieghe del buio

sottile come un sentiero a matita,un crepuscolo porpora

la sera che diveniva un lume lontano

 

me ne andavo nell'azzurro di maggio

pensando alla pioggia che picchiava sui vetri

ai miei figli che sorridevano a stento,alla morte che mi sfiorava nel buio.

 - Tiziana Monari -


Impiccata in Iran per avere ucciso il marito violento che era stata costretta a sposare appena quindicenne.

domenica 6 aprile 2025

TORNA L'APRILE

 




Torna l’aprile

a rinverdire i prati

e a colorare i giardini

 

Nelle oasi di pace

giocano e sorridono i bambini

 

Nei luoghi della guerra

assieme ai grandi

piangono e muoiono

i bambini


- Giovanna Giordani -




domenica 30 marzo 2025

STO UN PO' CON ME

 


 Sto un po’ con me

il silenzio mi ascolta

e mi ritrovo

nel suo dire discreto

che comprende

non giudica

ed è lieto

di poter offrire

un po’ di consolazione

prima che i rumori della vita

avvolgano

anche questa giornata

 

- Giovanna Giordani -

sabato 29 marzo 2025

I FIGLI NON SI TOCCANO (Fiorella Giovanelli)

 

https://secure.avaaz.org/it/petition/VORREI_CHE_IL_DIRITTO_INTERNAZIONALE_SI_ATTIVASSE_AFFINCHE_CESSI_OGNI_GUERRA_NEL_MONDO/?pv=6


Non ci sono figli

da mandare in guerra

non i miei, non i tuoi, 

né quelli di nessuno.


La guerra se la facciano da soli

quelli che la invocano a pugni stretti

quelli che disegnano confini sulle mappe

mentre altri scavano fosse.


Scendano loro nel fango

e nella paura, con il cuore stretto dal terrore

senza più scudi umani

senza più giovinezza da sacrificare

agli altari della morte.


I nostri figli hanno mani

per costruire case, per costruire ponti

per stringere altre mani, per abbracciare

- non per imbracciare fucili - 

Hanno occhi

per guardare il cielo

non per spegnersi nella polvere.


Basta seppellire la giovinezza

basta madri inchiodate al pianto

basta campi coperti di croci

che non hanno chiesto di essere piantate.


Chi vuole la guerra

ci vada da solo

con il suo nome

la sua carne

la sua condanna.


Ma i figli no

i figli non si toccano

non più.


- Fiorella Giovannelli - 


PROBABILMENTE HA RAGIONE

 


(da “Guerra e pace” di Leone Tolstoj)

<…Ma la cosa più importante – Pierre insisteva – è che io, ecco, so, so in modo certo, che fare del bene è l’unica certa felicità della vita. >

...


sabato 22 marzo 2025

IL PROFUMO DELLA VITA

 




Il profumo della vita

è ineguagliabile e magnifico

sublime


Invade l’aria

e scende

nelle stanze dell’anima

e del cuore


Insegue voli e si espande

senza fare

rumore


- Giovanna Giordani -

domenica 16 marzo 2025

DONNE



(Marzo, il mese della giornata internazionale della donna)


Care donne

quanti figli avete regalato

agli uomini della guerra

Nessuna pietà

per il vostro soffrire

dagli uomini

che hanno iniziato la guerra

Quanti figli obbligati a difendersi

dalla violenza omicida dei loro fratelli

comandati da uomini stolti e crudeli

e voi

le madri

ad attendere

chi non ritorna

con il cuore dolorante

e giustificate maledizioni…


- Giovanna Giordani -



venerdì 14 marzo 2025

VACCINO

 



 

Ah, se ci fosse un inventore

che sapesse creare

un vaccino salutare

contro ogni violenza!

Ah, come sarebbe bello

per tale magnifica invenzione

poterlo premiare 


- Giovanna Giordani - 




martedì 11 marzo 2025

IL MIO DIO

 


Il mio dio non ha voce

ma mi canta

nel cuore

quando guardo

risorgere

il sole

 

Il mio dio

non ha volto

ma lo vedo

ogni volta

nella luce 

degli occhi felici

delle rare persone

buone

e miti


- Giovanna Giordani


sabato 8 marzo 2025

EUROPA

 


...

Europa

mito immortale 

mirabile creatura

che sempre ti proteggano

i tuoi figli diletti

e il cielo

da chi non ti ama


- Giovanna Giordani -

 


Il Volo & Riccardo Cocciante - Bella (Notre Dame De Paris) ❤

I VESTITI

 



Nell’armadio del tempo

ripongo i vestiti usati

negli anni passati

Li lascio sull’appendino

con un po’ di nostalgia

poi li saluto

e vado via


- Giovanna Giordani -

giovedì 6 marzo 2025

CROCE AL BIVIO (Fiorella Giovannelli)

 



Giovane città,
cresciuta in fretta
tra case nuove e asfalto caldo

Una croce si erge
silenziosa, sentinella
di un'anima antica.

Non cerca chiese
né preghiere, solo
un punto fermo
un'ombra amica.

Nel caos di oggi
un simbolo eterno
radice silente
promessa di domani

- Fiorella Giovannelli -



mercoledì 5 marzo 2025

VORREI PAROLE (Lidia Mandracchia)

 


Vorrei parole

Parole aperte

Parole di luce

Parole e levità d’aurore

Parole a zittire questo inquieto vivere

Parole a ripetere il tuo nome

Parole a illudere il tempo e le chimere

Nel morbido affanno di distese di sole

 

Vorrei parole

Che nel mio grembo

Caparbio di memorie

E muto di note

Mi raccontino un fiore

Che sia per me

Giovane cielo e biondo stupore

Tra vascelli di vermene

E vertigini di viole

 

Vorrei parole

Parole fragranti di quiete

Parole che volino leggere

A svelarmi lande d’azzurrità inattese.


- Lidia Mandracchia - 

lunedì 3 marzo 2025

E POI MI RESTERA' (Maria Carmen Lama)

 




E poi mi resterà solo la musica

e una via che mi corre nella mente

un sentiero sul cuore di basalto

ed il profumo aspro di limoni

 

e gelsomini che addobbano le sere

e un cielo solitario

che mi contorna il capo

con la sua aura d'azzurra tristezza

 

E no - non avrò lacrime

perché non avrò occhi a contenerle

mentre la musica avvolgerà il mistero

fra suoni che rivelano e non svelano -


- Maria Carmen Lama -

domenica 2 marzo 2025

UCRAINA

 



Ucraina

terra lontana

violentata da un potere

malvagio

 

Per te

versano lacrime

i cuori umani

vicini e lontani

 

Che un dio buono

ti aiuti

a risorgere

dal male subìto


- Giovanna Giordani -

sabato 1 marzo 2025

DENTRO AGLI OCCHI

 



Dentro agli occhi

la vita gioca ai pensieri

custodisce il tempo concesso

cercando i ricordi più belli


Dentro agli occhi

la luce della speranza

illumina il buio

del dolore


- Giovanna Giordani  -

sabato 22 febbraio 2025

ANNIVERSARIO

 


ANNIVERSARIO

24 febbraio 2022 - 24 febbraio 2025

 

Tre anni di migliaia di delitti

comandati

da uno Stato aggressore

seminando il terrore

in un popolo che desiderava

vivere in pace e che invece

ha dovuto difendersi

dall’invasore.

Di quel primo  giorno

di assurda guerra

ricordo

una giovane mamma disperata

mentre corre all’ospedale

col suo bimbo morente

fra le braccia

colpito dalle bombe.

Ricordo

una giovane coppia

scampata anni or sono

al disastro di Chernobyl

e ora morta sotto i  bombardamenti

Ricordo l’uccisione

di giornalisti durante il loro lavoro  

e poi ricordo

tanto altro indicibile orrore

a cui abbiamo assistito

durante questi tre anni

con dolore e stupore

Era l’inizio

di una “operazione  speciale”

che ancora continua a sterminare

e a fare male

sotto lo sguardo avido

degli avvoltoi

 

Giovanna Giordani

 


LA CASA DEI POETI

 



Calamitata un giorno

sono stata

nella casa di sogno

dei poeti

È una casa strana

dall’atmosfera

un poco tormentata

da voci in movimento

fra l’arredamento

e i divani di velluto

dove comodamente seduti

si può  ascoltare

la  voce del vento

e del mare lontani

Oramai  io lo so

da  questa casa

via

non  potrò più

andare

 

- Giovanna Giordani


venerdì 21 febbraio 2025

GEMMA LONTANO (Lidia Mandracchia)

 

 

…gemma lontano il vespro

sospeso tra rovai di chiaroscuri

e alla primizia d’un colore

che investe l’aria di febbraio

scende lo strame serale

svelando oltre le ombre

il brulicar leggero delle stelle

 

Mentre al di là di spigolose vette

il grigio lieve degli ulivi

il cuore mi cammina

e a tratti mi respira

una speranza antica…

 

-          Lidia Mandracchia -

sabato 15 febbraio 2025

CARO DIO TI PREGO

 

Caro Dio

scusa se mi permetto

di parlarti a viso aperto :

il nuovo presidente dell’America

ha detto che è stato salvato da Te

Bene

allora io Ti prego

non salvare solo lui

e quelli che gli somigliano

Salva e aiuta

anche i poveri del Tuo mondo

che hanno la sola colpa di esistere

e salva e aiuta anche tutti quelli

che vorrebbero davvero credere

nella Tua giustizia.

Ti prego caro Dio

fatti avanti

squarcia le nubi

e mostraci il Tuo vero volto

buono

e imparziale.


G.G.

 

venerdì 14 febbraio 2025

È COSÌ CHE RITORNI

 


A tutti gli affetti "svaniti"

 

È così che ritorni
come il lamento della luce
nella sera
ad incendiare il cielo
che si adagia stanco
sullo specchio del lago
dove in gorghi d’argento
ti rivedo
svanire.
 
- Giovanna Giordani -


Poesia premiata con Menzione Speciale al Concorso "Accademia dei poeti"  2020 



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